Dvd in CLASSICI DNA
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Due capolavori di un giovane René Clair. ”Entr'Acte" (conosciuto anche come “Intermezzo”) è il manifesto cinematografico del dadaismo. Una serie di sequenze che non hanno una connessione logica. Immagini legate e slegate che vogliono rappresentare, fra le tante interpretazioni, il valore dell'immagine fine a se stessa, staccata, appunto, da ogni contesto narrativo. Il tutto caricato da simboli ed esternazioni visionarie. Il contesto è quello della scomposizione: erano gli anni degli esperimenti di Joyce e di Strawinski. I nomi del "cast" sono significativi: grandi artisti dell'avanguardia di allora, celebratissimi, come i "pittori" Picabia (che firmò anche la sceneggiatura), Duchamp e Man Ray, e il compositore Erik Satie. A seguire poi “The Crazy Ray”, o “Parigi che dorme” (Paris qui dort, 1923), che incanta ancora oggi per la gioia assoluta con cui il regista (che può esprimersi per la prima volta con la cinepresa) manifesta il palese piacere di scoprire la sua città attraverso un obiettivo. Oltre agli evidenti rimandi al cinema delle origini, in primis Méliès e Lumière, è un film molto divertente, pieno di trovate e dettagli spiritosi (il protagonista che scopre i parigini bloccati nei loro atteggiamenti sociali più comici; il party scatenato nel ristorante; i momenti alternati di noia e di frenesia dei sopravvissuti nel loro alloggio di fortuna sulla terza piattaforma della Torre Eiffel)… |
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